La Blockchain. Sei sicuro di conoscerla?

Due o tre cose che abbiamo imparato sulla BlockChain
grazie a Demetrio Migliorati , CIO di Mediolanum Bank

Cari Colleghi Innovatori,

Se vi siete sempre domandati cosa sia la tecnologia blockchain e non siete riusciti a rispondervi, il 30 Gennaio scorso InnoVits ha dato a tutti la possibilità di capirne i concetti di base e i risvolti pratici che già ora ha sulla vita di tutti noi.

Demetrio Migliorati, Chief Innovation Officer di Banca Mediolanum e “Member of the board of directors of AssoFintech (Italian Fintech Association)” ci ha fatto da paziente “Virgilio”, svelandoci alcuni meccanismi di base, la traiettoria evolutiva e come si stia approfittando del suo potenziale per aumentare la produttività del sistema delle transazioni interbancarie.

Nel mondo finanziario infatti, la blockchain trova la sua prima e immediata espressione, nascendo nel 2008 come sistema per il trasferimento di valore “peer 2 peer” : senza la necessità di un intermediario “fiduciario “.

Da quel dì, in cui si è battuto il primo Bitcoin, la tecnologia blockchain ha esteso i suoi confini di applicabilità, lungo una traiettoria che vede la progressiva abilitazione alla transazione P2P di: Moneta, Contratti, Asset e Attività di business.

Come questo sia possibile: “come sia possibile creare fiducia fra 2 parti” senza che ci sia un ente esterno che faccia la funzione notarile, lo ha spiegato bene Demetrio nella sua “lectio” del 30 Gennaio 2019.

La blockchain è in sostanza un “registro immutabile”, in cui le transazioni, una volta registrate, non possono essere cancellate e nemmeno modificate.

Inoltre questo registro ha la caratteristica di non essere “distruggibile”. Non tanto perché fatto di qualche materiale esotico o protetto da impenetrabili sistemi di sicurezza, ma perché ve ne sono talmente tante copie da renderne “impossibile” l’eliminazione.

La blockchain è la tecnologia che attraverso algoritmi matematici garantisce che queste copie siano sempre conformi all’originale.

Gli impatti sui nostri modelli comportamentali sono previsti essere enormi.

Le conseguenze, secondo uno degli ultimi report di Gartner, presentati da Demetrio, si faranno sentire a pieno nel corso dei prossimi 10 anni.

Ma già ora la tecnologia blockchain sta cambiando il modo in cui il denaro è trasferito fra i sistemi bancari delle due più grosse economie del mondo: USA e Europa, finendo col dare non pochi grattacapi a sistemi consolidati – ma meno efficienti – come il sistema SWIFT.

Al di là delle cripto-valute, fenomeno intrinseco al modello matematico che sottende la tecnologia blockchain, i nuovi settori pronti all’adozione sono sì, finanziari ( come  per i Futures ) ma stanno insinuandosi anche in settori più industriali, dove, all’interno di reti private e dedicate allo scopo, permettono la velocizzazione di operazioni di tracciatura e riconciliazione.

Considerata la capacità della blockchain di eliminare il “middle-man”, non stupisce che abbia attirato su di sé diverse critiche e scetticismo.

La blockchain è attaccata.

E’ attaccata esattamente come lo è stata la rete internet ai suoi esordi, quando ha suscitato fortissime aspettative sfociate poi nella bolla della .dot economy a fine secolo scorso.

Come tutte le tecnologie che non riusciamo a spiegare in base alle nostre esperienze precedenti, la blockchain è un cambio di paradigma, che darà i suoi frutti appieno nei prossimi anni.

Oggi il suo utilizzo si stima impatti un valore economico pari a soli 220 B$.

Un nulla comparato con l’intero sistema delle transazioni economiche mondiali ( un fantastilioso 36.8 Trillions USD…)

Ma non sono pochi a credere che si farà largo.

Fra questi, in pole position c’è il network bancario italiano” che, primo circuito di banche a livello mondiale, ha creato un proprio sistema di riferimento (R3 Foundation) per la gestione delle transazioni interbancarie, basato su blockchain.

Fra lo stupore di molti e le critiche di altri che, per certe soluzioni adottate dal sistema bancario italiano, vedono uno snaturamento della funzione originaria P2P della blockchain, rimane il fatto che il circuito bancario di una delle prime economie a livello mondiale ha realizzato una piattaforma basata su questa tecnologia.

E che ovviamente è pronta a sfruttarne tutti i vantaggi.

Per rivedere la presentazione di Demetrio Migliorati, e capire i dettagli tecnologici, le implicazioni sui modelli di business finanziari  e in generale fiduciari, iscriviti a InnoVits.

Flavio Tosi per InnoVits
“we make innovation for passion”

(c) 2019 – tutti i diritti sono riservati


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