Come scegliere le caratteristiche di un MVP per diventare un Unicorno?

…Non si tratta di minimizzarle, ma di sceglierle bene …

Caro Collega Innovatore,

Manca qualcosa nella metodologia Lean Startup, quando si parla si MVP.

Sfortunatamente è proprio quello che fa la differenza fra infilarti in una competizione feroce o aprire un nuovo mercato e diventare un Unicorno.

Come eliminare le funzioni non necessarie da un MVP:

“il Build-Up”

Il Lean Startup ha fatto un ottimo lavoro, facendoci capire che un MVP è definito solo dalle caratteristiche necessarie per aiutare un Cliente a fare il suo “job-to-be-done” (2) (quel-che-deve-fare).

Questa immagine (3) fa meraviglie nello spiegare questo concetto fondamentale:

Come “non ” costruire un MVP è forse più importante di come costruirlo…

È necessario selezionare le funzionalità da includere nell’ MVP in modo che l’MVP nella sua forma più semplice sia comunque in grado di “consegnare” il “job-to-be-done”. (Per gli inglesi: “to deliver”).

Come costruire e MVP:

“lo Strip-Down”

Ridurre le caratteristiche dell’MVP a quelle chiave, è più un’arte che una scienza. Per questo motivo trovo questa sequenza di disegni di Picasso particolarmente stimolante:

Picasso era un maestro nel tagliare la testa al toro…

È incredibile vedere come l’immagine del toro sia stata ridotta alle sue linee essenziali (8,5 linee, per essere precisi).

Ciò che questa sequenza ci insegna è che Picasso, ad un certo punto della sua “reductio ad unum”, ha deciso di eliminare la testa del toro.

È una mossa maledettamente audace.

Questa sequenza di disegni ci insegna ad essere audaci nell’eliminare le funzioni non necessarie dal nostro MVP.

Questo, tuttavia, non farà della tua idea un unicorno.

Essere in grado di ridurre al minimo gli attributi MVP non è sufficiente per aiutarci a progettare una soluzione in grado di vendere.

Fino a qui abbiamo solo definito le caratteristiche che consentono al nostro MVP di consegnare il “lavoro da fare”.

Ma non abbiamo fatto nessuno sforzo per aprire un nuovo mercato e battere o evitare la concorrenza.

La metodologia Lean Startup è un po’ concentrata sulla creazione di qualcosa di veramente innovativo, con l’assunzione di fondo che il cliente ci amerà (o meno – in tal caso: “Pivot”), comunque.

La realtà è che non inventiamo sempre qualcosa di veramente innovativo. (Qualunque cosa esso sia, dovrà battere lo status quo, le opzioni di spesa alternative e i concorrenti copioni).

Il vero punto è quindi:

Posizionare il nostro MVP per aprire un nuovo mercato:

Per fare questo, non possiamo semplicemente assemblare le caratteristiche chiave di MVP. Dobbiamo scegliere una serie di funzioni che saranno accattivanti in un Oceano Blu di clienti non sfruttati.

Come si fa, è ben descritto nella Teoria dell’Oceano Blu, quindi non ti aggiusterò con i dettagli.

Permettetemi solo di indicarvi la giusta direzione attraverso questo grafico, tratto da una presentazione pubblica del Sig. Kim e della Sig.ra Mauborgne:

Aggiungere caratteristiche, per minimizzare l’MVP…contraddittorio? Forse.

Non è sufficiente che il tuo MVP sia ridotto alle funzionalità principali:

Devi anche essere sicuro che comprende funzionalità in grado di indirizzare un nuovo mercato non ancora sfruttato.

Lo fai, ripensando le caratteristiche in modo strategico. Considerando di posizionare la tua soluzione per offrire qualcosa che i tuoi clienti non sono abituati a ottenere, impacchettato nella categoria di prodotto che la tua soluzione andrà a ricoprire.

Ecco come il signor Kim e la signora Mauborgne ci dicono di fare:

Anche il Blue Ocean, toglie per aggiungere….

L’utilizzo di questo framework di 4 azioni ti guiderà nel posizionare (4) il tuo MVP non solo per fare “ciò che il tuo cliente desidera”, ma anche nel farlo per un segmento di clienti preciso: uno che rimodelli la categoria di prodotti che hai identificato come soluzione.

A proposito delle note:

  1. In realtà Lean Startup è progettato per portare l’innovazione sul mercato – quindi in teoria non è necessario pensare in modo strategico, perché sei il “primo” su un nuovo mercato – o no? 😉
  2. Tony Ulwick ha definitivamente chiarito qual è lo scopo di un MVP sul suo libro: “What Customer wants”
  3. Purtroppo, non ricordo dove ho “proditoriamente rubato” questa immagine, se sei l’autore, fammi sapere se vuoi rimuoverla o vuoi essere citato.
  4. Selezionare le giuste caratteristiche dui un MVP è una mossa di “posizionamento”, non solo un atto di ingegneria. E modellerà e ridimensionerà il mercato che indirizzi. Meglio tenerne conto sin dal primo giorno.

Buon Lavoro!

Flavio Tosi per InnoVits
“we make innovation for passion”

(c) 2019 – tutti i diritti sono riservati

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese da Flavio Tosi sul suo sito nel 2017.


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